Rovereto: associazione con finalità di terrorismo, misura cautelare a carico di due giovani di origini kosovare

Il GIP del Tribunale di Rovereto (TN), il 18 giugno ha disposto la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari, con obbligo di braccialetto elettronico, nei confronti del solo uomo. Nella decisione sull’applicazione della misura cautelare, l’A.G. è stata determinata dalla necessità di garantire un percorso di deradicalizzazione dell’indagato, nel quale avrà un ruolo fondamentale la famiglia di origine, perfettamente integrata nel tessuto sociale italiano. Dalle attività investigative è emerso che i due giovani, nati in Italia da famiglie di origini kosovare, inseriti nel contesto sociale, di lavoro e di studio, avrebbero intrapreso da tempo un percorso di radicalizzazione reso possibile ed efficace dalla propaganda jihadista sul web.
Le indagini del ROS hanno permesso di rilevare che gli indagati si sarebbero addestrati per compiere atti violenti e avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico” (IS). Secondo i piani criminosi, dopo aver commesso l’attentato, i due si sarebbero dovuti recare in Africa per unirsi alla predetta organizzazione terroristica. Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici - precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi - consegnati al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici.
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Questo è un articolo pubblicato il 24-06-2022 alle 11:15 sul giornale del 25 giugno 2022 - 114 letture
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